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di annibale caro a bernardo spina 11

non siete religioso in voi stesso nel secolo, noi sarete né manco in una frateria; e se lá il potrete essere, anche qui lo sarete, poiché la religione non va co’ luoghi né cogli abiti né colle regole. Voglio crederlo a’ nostri teologi, poiché cel vogliono pur dire, che sia piú merito servire a Dio legato che non isciolto; ma non dicano essi pure che una scintilla della grazia di Dio basta a farne santi? E se basta, perché preferire un modo all’altro? Ma suppogniamo sia vero, come i frati vorrebbon farci credere, che, data una eguale santitá, le anime fratesche abbiano un giorno ad essere collocate piú presso al trono dell’Eterno Padre che non le nostre: v’avrete voi una tanto sfrenata superbia, che vogliate essere de’ primi in paradiso? E non sapete voi che la superbia non ci può condurre lassú in alcun modo?

— Ma io potrò fare di molti piú beni quando sarò frate, che non rimanendomi secolare. — Aimè! Non fate voi di presente, e non farete in avvenire, standovi al secolo, di molti beni, che non avrete via di fare quando sarete chiuso in un chiostro? Facendovi frate, non seppellirete voi tante vostre virtú, che, con grand’utile del prossimo, non meno che con vostra somma laude, hanno ora modo di mostrarsi, e che non l’avranno quando siate uscito di secolare? non isnerverete voi la vostra fortezza infratandovi? non disarmerete la vostra giustizia? non raffredderete la vostra caritá? non rimetterete l’industria, colla quale, sofferendo, giudicando, provvedendo, dispensando, affaticandovi nell’arti della pace e della guerra, avete sempre giovato al pubblico ed a’ privati? Egli è pur chiaro che, quando non sarete piú in quella potestá e in que’ maneggi ne’ quali ora siete, le vostre virtú non potranno piú operare, o almeno opereranno piú scarsamente.

— Ma nella frateria io potrò fare e farò delle orazioni. — Delle orazioni? Ben potrete farne delle lunghe lunghissime per passar ozio; ma chi vi dice che saranno piú ferventi e piú accette, che non quelle brevi che potete far ora, sempre che il vogliate?

— Ma, fattomi un tratto frate, studierò con piú agio la Scrittura. — E, standovi secolare, non potrete porre in opera con piú merito quello che la Scrittura prescrive?