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Del Calcio* 51 eloriofo Triomphatore ad occupare gli alloggiamenti deluintoprocede; quando no’l faccia, dàoccafionealla fchiera uincitriced’auuentarfi a quella Infegna,& itracciarla innanzi che il Calcio finifca, & la fchiera perdente quali ferita fiera generofa,che rnoftra 1 denti,& nuolgefi; il medefimo ftrazio corre à fare dell’Infegna vittoriofa, quantogiuftamenteellafe’lfaccia nondifputo: ma il fatto auuiene pure cofi,& mentre ciafcun rabbiofame tecontendeper iftrappar qualche brano della Infegna nimica,tra i calci,e tale pugna,e vrtate, e cadute rimanp 0n tutti fi fianchi,e pefti, e liuidi,einfranti,che no poi* fono più per quel giorno far cofa che’debbiano.Deuria no dunque mantenerli le Infegne intere sì perleuar que fio difordine; sì ancora perchè hauédofi a mutateli cam po ad ogni caccia,& a ogni fallo, l’vna, di l’altra fchiera rimato vedoua delle Infegne fa brutto uedere,& male fi difcerne dalla vinta la vincitrice,anzi lo ftracciare, &lo sbranare, che fi fa dell’Infegne, che è egli altro per vero dire,chevno ftrazio del Calcio,& vnofcempio? Come la fera ponfine^lletatiche,eall, ire,&a tutti gli altri tra* uagliamenti del Calcio:cofi l’ombra del tedio, che per ta ti precetti,& fi minuta trattationehara forfè troppo no iato L’A. V. S. porrà fine al mio ragionare, Quefto lo* loaggiugnerò,che quellohonore, checiafchedun defidera giocandoacquiftare,non fi riftringe ne Ioli termini di e fio giuoco; cioè d’effer tenuto vn giucatore folenne, e perfetto: ma à più alto fine trapafta, cinedi effere da V* A. S. ueduto,e lodato, e conofeiuto per ualorolo, e prode,& atto a feruirla ancora nei graui, & alti affari: per quefto corrono, per quefto s’affrontano, per quefto fi battonol’vno l’altro,& s ammazzano difauca,efercita dofi nel Calcio campioni sì ualorofi.e fi gentili;, e in tale contefa fi fannocoraggiofi, e forti, & atti a metterli a o r gni imprefa,& confeguire ogni vittoria* La onde la gio*