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i Onde il signor Roderico gli lasciò il ,suo letto che portava seco in viaggio, e volle che lasciati quei panni da romito egli si vestisse i suoi panni, che ancora erano ne la caverna. Ma don Diego disse non voler cangiar abito fin che non aveva la pace. Gli lasciò anco il signor Roderico dui servidori a cavallo con danari a bastanza a fine che sempre un di loro procacciasse in qualche villa vicina da vivere e quanto era bisogno fin ch’egli tornasse. Poi con molte lagrime da don Diego partito, ritornò al suo viaggio notando ben la via per sapervi tornare, e caminando pensava di continovo a la sventura de l’infelice suo amico, biasimando la fiera crudeltá de la giovane. Ora, poi che egli fu giunto a casa, ordinò ai suoi che nessuno facesse motto di don Diego, e perché era vicino e domestico in casa di Ginevra la bionda, cominciò a praticarvi piú spesso che non soleva e con sommissima diligenza spiar tutta la vita di lei. Ed oggi una cosa e dimane un’altra intendendo, si accorse assai di leggero che ella d’un servidore allevato in casa molto si fidava. Il perché cominciò di quello farsi domestico e con doni farselo amico. Né guari continuò questa pratica che da lui conobbe tutti i segreti di Ginevra la bionda. Conobbe adun- que come ella, dopo il corruccio contra don Diego, s’era in- namorata d’un giovine biscaglino, che in Biscaglia aveva certa poca giurisdizione in una villa ed in casa di lei serviva per trinciante, uomo di molte parole e che si faceva molto ricco sotto speranza de la morte di certi suoi parenti. Egli alora non era in casa, ma in breve ci deveva tornare, e come fosse tornato Ginevra aveva conchiuso con una sua donzella e questo servidore nodrito in casa d’andar sene seco in Biscaglia. Come il signor Roderico intese questo, forte si meravigliò di tanta pazzia che voleva far Ginevra e diceva tra sé : — Quanto sei ingrata, giovane, e crudele a la fedele e lunga servitú di cosi nobile, ricco e vertuoso cavaliere come è don Diego, che piú assai che la vita propria ti ama ! Ma se le forze mie non mi verranno meno, io spero che i tuoi mal regolati pensieri non ti riusciranno e che di don Diego sarai e non d’altrui. — Ora egli disse al servidore che la trama gli aveva scoperta: