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ingannevoli pietre, dentro entrarono e credendo a salvamano involare, uno di loro diede d’un piè nel laccio ed inconti- nente rimase prigione, trovandosi le gambe indissolubilmente avvinchiate. E quanto piú si scuoteva per uscire del laccio egli tanto piú s’annodava. Voleva l’altro fratello porgergli aita e di- scioglierlo, ma non poteva, e ogni volta che s’ingegnava l’ine- stricabile catena disciorre vie piú l’annodava e stringeva i lacci. Il perché colui che prigione si trovava veggendo che a la sua vita né scampo né rimedio dare era possibile, poi che insieme col fratello ebbe cotanta sciagura amaramente pianto e ram- maricatosi con pietose parole de la malignitá de la fortuna, cosi gli disse : — Fratei mio, come tu vedi io sono in modo da questo stretto laccio preso, che senza la chiave di chi il laccio ha fabricato quindi non sará mai possibile che tu né altri mi levi. E se io qui rimango ed il re mi ci truovi, come senza dubio veruno venendo stamane mi vi ritroverá, sarò conosciuto e il nostro ingannevol ingegno resterá scoperto. Io ne morrò, prima tormentato per manifestar chi meco è stato a far i furti che fatti abbiamo. Se io potrò senza palesarti sofferire gli aspri tormenti che mi daranno, io nondimeno morrò e tu rimarrai in sospetto d’esser stato meco; oltra che subito il re manderá a casa nostra e ritroverá l’oro, indizio manifestissimo che noi di compagnia l’abbiamo involato. Arrogi poi che nostra madre è vecchia e consapevole dei nostri notturni furti, onde anco ella caderá nosco ne la medesima pena. E cosi tutti saremo crudelissimamente morti. Pertanto a me pare, anzi dico esser necessario che di tanti mali quanti apparecchiati ci sono noi debbiamo senza indugio eleggere il minore. Io a ogni modo morto mi conosco, né ci è rimedio a liberarmi. Il perché, fratei caro, non perder piú tempo, e non si stia piú a bada in parole che nulla montano e senza recarne profitto ne potrebbero dar grandissimo danno. Fa’adunque buon animo e tagliami via il capo dal busto e spogliami, a ciò che io da chi in questo laccio mi troverá non possa in modo veruno esser conosciuto. Poi, quanto di questi tesori con le mie vestimenta ed il mio teschio tu puoi portar su le spalle, portane senza indugio via