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dei tuoi veli a ciò eh’ io possa impiccarmi, perciò che io non voglio piú vivere. —Non era assai, pietosi signori, che Fau- stina vedes.se il marito a tale stato ridotto, che piú la morte, ancor che vituperosa, bramasse che la vita, e che sovra gli oc- chi con cento poltroni e furfanti gli aveva piantate le corna e di lui fatto quello strazio che le era parso? Ma ella, ancor non sazia di vendicarsi, deliberò vederlo dare de’ calci al vento. Onde, fra sé di gioia godendo: — Per la mia fé, romano — disse — io son contenta in questo punto, ancor che tu non lo meriti, aiu- tarti e prestarti un laccio da romperti il collo, a ciò che con cosi vituperosa morte come a le tue sceleratezze conviene tu vada a casa di cento paia di diavoli. — E cosi detto, sciolse le sue cosette e la fune con cui erano legate al marito diede. Egli, da Faustina aiutato, sali sovra una querce e la fune ad un tronco de la querce attaccò, e fatto il laccio e quello al collo annodatosi, a terra si lasciò cadere dando un grave crollo. Il tronco, che pareva atto a sostener ogni gran peso, subito ,si ruppe ed insieme con Marco Antonio venne in terra. Alora la moglie, per piú straziarlo, sorridendo gli disse : — Or pensa, sciagurato romano, se tu sei in odio a tutto il mondo, ché vo- lendo te stesso impiccare, insino agli arbori disdegnano cosi vile ed abominevole carogna come tu sei sostenere. Tu puoi pensare come il fatto tuo va. Quanto era meglio, povero di- sgraziato, che quando eravamo in mare tu con la tua baga- scia ti fossi affogato. — A questo il veramente sfortunato Marco Antonio con le lagrime sugli occhi rispose : — Che debb’ io fare, bella giovane, se di vita non posso uscire? Io son fuor di me stesso. Ho uccisa la moglie, perduta l’amante, perduti i da- nari e quanto rimaso m’era; fuggito da la patria e non potendo per morte uscir di travaglio, che vuoi che io faccia? Almeno avessi io un coltello, ché pur vederei se egli mi sapesse questo scelerato petto aprire. — Fatta alquanto pietosa la moglie a queste parole, gli disse: — Romano, sia con Dio; quello che è andato sia per ito, perciò che rimedio non se gli può porre. Ma se io credessi che tu cangiassi vezzo e volessi esser meco altro uomo che tu non fosti con tua moglie, io averei di te pietá