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con le sue acque cinge, tutto in cristallina pietra era converso. Il piacevolissimo ed onorato Mincio, che per i nostri lieti campi discorrendo suole agli abitanti graziosissima vista porgere, in durissimo ghiaccio congelato, pareva che tutto di puro vetro fosse divenuto. Ma che diremo del nominatissimo re dei fiumi ? Il superbissimo Po, affrenando il suo rapidissimo corso e tutto di marmo fatto, non solamente aveva Tacque condensate con la virtú restringente del freddo, ma in molti luoghi del suo largo letto faceva sicurissimo ponte a chi trapassarlo il voleva. Di che, eccellentissima madonna, voi ne potete far amplissima fede, per- ciò che a Borgoforte su le sue congelate acque discendeste ed a piede a l’altra ripa il passaste, facendovi compagnia molti dei nostri gentiluomini e la piú parte di queste belle damigelle che qui sono. Era per questo a tutte le navi interdetto il poter na- vigare, né per il Po né per il lago, e meno per il Mincio, di modo che i nostri mantovani che hanno le possessioni loro di lá dal Po, non si potevano de le vettovaglie e de le robe dei loro poderi prevalere. Sapete poi come i veneziani con l’aita dei francesi avevano assediata Verona, a la cui diffesa era da Massimigliano Cesare, sotto il cui imperio i veronesi dimora- vano, stato messo il valoroso e nobilissimo signor Marco An- tonio Colonna, uomo per le vertú sue e per la prodezza ne la milizia molto stimato e famoso. Ora, tanto che durò l’assedio, che alcuni mesi durò, i soldati francesi e i veneziani molte de le nostre ville saccheggiarono ed anco alcune ne arsero, e tutto il di quanto in campagna trovavano che fosse per il viver de- gli uomini o dei cavalli rubavano e portavano al campo. Non si potendo adunque prevaler de le robe di lá dal Po, e l’altra parte dei nostri campi verso Verona essendo d’ogni cosa spo- gliata, nacque in Mantova una carestia grandissima, e quello di che piú bisogno si aveva era il viver de le bestie, perciò che per danari non si trovava né fieno né paglia né biada da ca- valli. Ora essendo la cittá nostra in questi termini, avvenne che uno dei nostri gentiluomini, giovine di buone lettere e dei beni de la fortuna onestamente dotato, che aveva le sue pos- sessioni di lá dal Po, si trovava aver tre cavalcature in stalla,