Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/81

78 PARTE QUARTA ben vero che Melchio, essendo giovanetto e volendo imparare schermire, fu alquanto graffiato nel naso su la narice, che li fece restare uno segnaluzzo, picciolo come mezzo cece, il quale, a chi ci metteva mente, lo faceva riconoscere per Melchio; ma pochi ci avevano avertito. Voglio, signor mio, che veggiate se eglino erano di sembianza grandissima. Si trovarono questi fratelli a Vinegia a fare li traffichi loro de la mercanzia. Melchio si fece fare uno giubbone di raso cremisino veneziano da uno sartore, e gli ordinò che la dominica mattina glielo portasse, ché in Ietto lo attenderebbe. Quella mattina Gasparro levò forte a buona ora e si mise a passeggiare per la sala. Arrivò in quella il sarto e, come lo vide, lo prese per Melchio e disse: — Magnifico, perdonatemi se sono stato tanto tardi a recarvi il giubbone, perché io mi credeva che voi non levassi cosi a buona ora, massimamente il giorno de la festa. — Gasparro, o si accorgesse che il sartore l’avesse preso in fallo o fosse che sapesse alcuna cosa del giubbone, senza cangiarsi in viso li rispose: — Questo è stato poco fallo. Aiutamelo pure a vestire. — E dispogliatosi, si vesti il nuovo giubbone, perché non solamente essi dui fratelli erano simili di volto, ma pareano fatti in una medesima forma di grandezza e grossezza di persona. Vestitosi Gasparro il giubbone, pagò al maestro la manifattura, e se ne andò a messa e per la città diportandosi sino a l’ora del disinare. Melchio, poi che vide il maestro col giubbone si tardi ancora non comparire, rincrescendogli stare tanto in letto, si vesti. E andato a messa, poco dopoi rincontrò il sarto e gli disse: — Maestro, voi non séte venuto a vestirmi il giubbone. Che vuole dire cotesto? — Come, magnifico!—rispose il sarto.— Voi mi date la baia. Che dite voi? Io non sono trasognato né tanto fore di memoria, che non mi ricordi come stamane, in la vostra sala dove presi la mesura di quello, ve lo vestii. Eccovi per segno li marchetti che mi desti per la manifattura. — S’avvisò subito Melchio devere essere stato suo fratello che per burla si avesse fatto vestire il giubbone, e disse al sartore che andasse. Si parti il sartore, e non era ito cento passi che si ri- contrò in Gasparro, che avea il giubbone indosso. E come li fu