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NOVELLA l.VI 93 de la fortuna onoratamente vivano e mettano i figliuoli a l’onore del mondo. Ché in vero, se voi levate l'ozio a le donne, indarno in quelle l’amorose saette s’avventano, perché, spuntate, non hanno forza accendere in quelle fiamma alcuna; ove per lo contrario le morbide, delicate e gran donne, nodrite di lascivia e d’ozio, in un subito s’accendono e s’invischiano. È ben vero che un solo freno hanno queste donne di stato, che è che, essendo negli occhi de l’universale, il peccato loro è più manifesto e chiaro che de le donne di bassa condizione. Ma questo freno molto di leggero da loro si sfrena e rompe, facendosi elle a credere che nessuno veggia i loro errori o debba esser oso quelli mordere o publicare. Del che elle meravigliosamente restano ingannate, avendo sempre il peccato che si fa maggior enormità e più macchia in sé quanto colui che pecca è di stato più sublime e grande. Ed a questo proposito mi sovviene d’aver letto ne le croniche nostre di Francia di due grandissime donne di stato reale, le quali, rotto il freno de l’onore, precipitarono ne l’abisso de la morte, come ascoltandomi intenderete. Dico adunque che Filippo il Bello re di Francia ebbe tra gli altri tre figliuoli maschi, che tutti l’uno dopo l’altro furono regi, ma nessuno di loro tre ebbe figliuoli maschi; di modo che la corona pervenne poi ne le mani di Filippo di Va- lois, di cui il legnaggio oggidì ancora regna. Questi figliuoli di Filippo Bello furono molto mal avventurati ne le mogli loro, perché due furono provate adultere e punite e la terza accusata ma, non si provando l’adulterio, fu assolta. Era il primo dei figliuoli Luigi re di Navarra, sovranominato Utino, il quale ebbe per moglie Margarita figliuola di Roberto di Borgogna. Il secondo, chiamato Filippo il Lungo, fu marito di Giovanna figliuola d’Ottone conte di Borgogna e di Matelda d’Artois, e fu esso Filippo fatto conte di Poitori e di Tolosa. Il terzo, che si chiamò Carlo, anco egli ebbe il cognome di Bello e fu conte de la Marca e d’Angolesme. A costui fu data per moglie Bianca figliuola del sovradetto Ottone. Ebbe Filippo, padre di questi tre, dura ed aspra guerra con Edovardo re d’Inghilterra, figliuolo di Enrico quarto, e contra Guido conte di Fiandra, e diverse volte