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312 PARTE SECONDA mali il minore eleggerò, me stessa prima occidendo che soffrir mai che si gran macchia e tal vituperio d’onor mio sia veduto e per le strade sia come putta del re mostrata a dito. Mille volte ho sentito dire, e voi pur mò me lo diceste, che vie più de la vita deve l’onore esser stimato, e certo la vita senza onore è come una vituperosa ed infame morte. Tolga Iddio che io mai divenga bagascia di qualunque uomo al mondo sia, e che cosa in segreto faccia che, in publico poi manifestata, sia cagione di farmi cangiar di colore. Ditemi, padre: che onore sarebbe il vostro se io cosa meno che onesta operassi, quando per la città o a corte ve n’andate, che ovunque vi occorresse passare, udiste dal volgo dire: — Ecco il padre de la tale; ecco chi, per aver venduto la figliuola, di grado e ricchezze è cresciuto? — Credereste voi forse che cosi gran misfatto devesse restar occulto? E se gli uomini per téma non ardissero aprir la bocca, chi terrebbe lor le mani che de le cedule non scrivessero e per le strade non spargessero ed attaccassero per tutti i cantoni de la città? Quando il re, per quello ch’io n’ho sentito dire, fece tagliar la testa a suo zio il inilorto Cain e poco dopo a Rogier da Montemer, e morir la madre in prigione, furono appiccati bollettini per le strade in vituperio d’esso re, ed ancor che egli fieramente se n’adirasse, ed alcuni facesse decapitare i quali sospettava esser quelli che gli scritti avessero fatto, non restavano per tutto questo molti che avevano voglia di dir mal di lui, che de l’altre scritture in diverse vie non seminassero. Pensate mò che di voi e di me si direbbero le più vituperose cose del mondo. Ma poniamo per caso che la cosa segreta rimanesse: non sapete voi che tutti gli uomini, e massimamente i signori, oggi una e dimane un’altra, secondo che l’appetito loro viene, ne vogliano? E lasciamo star l’offesa di Dio, che è pure la prima che innanzi agli occhi aver si deve, se creature razionali esser vogliamo e non bestie: che so io, poi che il re sarà di me sazio o che gli sia passato co- testo suo libidinoso appetito, che molto leggermente passar suole ed agghiacciarsi in tutti gli uomini per l’ordinario come hanno ottenuto l’intento loro, che egli tale non stimi che io sia quale voi fatta m’averete, cioè femina di chiazzo? Assicuratami