Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/138

IL BANDELLO

al molto magnifico suo compare

messer

girolamo salerno


Se i disordini che nascono dal morbo de la irregolata gelosia non fossero manifesti, io mi sforzarci quanto nocivi siano a dimostrarli. Ma perché so che voi gli sapete, e conoscete assai chiaro di quanti mali sia la gelosia cagione e come spesso gli indiscretamente ingelositi mariti diano occasione a le mogli di farsi poco da bene, non ve ne dirò altro. Voglio bene che il marito tenga gli occhi al pennello e che per dapocaggine sua non presti a la moglie materia d’esser trista, ma voglio anco che consideri la donna essergli data per compagna e non per schiava. E di questo ragionandosi a la presenza di madama Fregosa e questionandosi di che sorte sia l’amor del geloso, dopo molte cose da molti dette, messer Lodovico Misono, filosofo e medico eccellente, fece sovra questo un accomodato discorso ed insiememente narrò una novelletta. Onde avendo io il suo ragionamento e la novella descritto e con le mie novelle accompagnato, ho voluto il tutto metter sotto il vostro nome, a ciò resti al publico come testimonio de la nostra cambievole benevoglienza e de l’amor mio verso tutta casa vostra. State sano.