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novella xxxvi 61

dolcissime composizioni; interteneva poi ogni gran prence con bellissima grazia, e quanto piú si praticava da ciascuno piú si rendeva amabile e graziosa. Ma perché era, il che troppo è publico, poco pudica, né ammirabile poi né cara era stimata. Né solamente queste impudiche fanno danno a loro stesse, ma dánno cagione al volgo di mormorare dei parenti, mariti e figliuoli loro e spesso gli fanno vivere mal contenti. Credete voi che Cesare Augusto, sí trionfante imperadore, vivesse contento quando vedeva le due Giulie, la figliuola e la nipote, quasi publiche meretrici, che fu astretto confinarle in certi luoghi e vietarle la conversazion degli uomini e deliberò far svenare la figliuola? Non soleva egli lagrimando dire che era meglio non aver mai avuti figliuoli ed esser morto senza quelli e senza moglie? Né altramente nomava la figliuola che un pezzo di carne cancherosa e piena di putredine e di marcia. Ma s’io vorrò dir de le donne di quella etá, averò troppo che fare, perciò che molte imperadrici, figliuole e nipoti d’imperadori ci furono le quali non si vergognarono viver disonestissimamente, lo non tacerò perciò Messalina moglie di Claudio imperadore, indegna non dico del grado imperatorio ma del nome di donna, la quale essendo stata da molti adulterata, venne a tanta sceleratezza che, non le bastando tutto il di gli adultèri che faceva, andò al luogo publico ove le meretrici stanno a servire i facchini per un soldo, ed ivi a chiunque quantunque di vilissima sorte si sottometteva, e la sera a palagio non sazia ma stracca se ne tornava, non si vergognando mostrare a tutti il ventre nel quale il generoso Britannico era stato generato. Ora vegniamo a parlare de la famosissima Faustina, la cui bellezza da tutti gli scrittori è cantatissima insieme con la disonestissima vita, imperciò che essendo figliuola d’un santissimo imperadore e moglie d’un altro che non solamente era imperadore in ogni vertú perfetto ma che senza fine la amava, non si guardò a commettere molti adultèri e farsi favola a tutto il popolo. Lasciamo che con nobilissimi e di altissimo grado uomini carnalmente si congiungesse senza rispetto veruno de l’imperador suo marito; ella fieramente d’un gladiatore s’innamorò di tal maniera che perdutone