tutta l’acqua che l’Acida dal lago de la cittá di Como riceve e
manda in Po. Io non credo giá mai che il facondo e dotto messer
Benedetto Tonso, avvocato de lo stato di Milano, graziosissimo, o
il suo compagno, il veemente ed eloquentissimo messer Francesco Taverna, che oggidí in diffender le liti regnano in corte e
sono i primi padroni che ci siano, con tanti lor colori rettorici,
con tante leggi e chiose quante sempre hanno in mano, pigliassero a diffender questo caso, ove Cicerone e Demostene resterebbero mutoli. Ben si può affermare che Gandino non abbia pari
in pazzia che meriti esser bandito dal consorzio d’ogni buona
compagnia. Ché io per quanto piú ci penso tanto meno so scusarlo, né so come imaginar si potesse che la moglie devesse
manifestargli se ella l’aveva dolcemente mandato senza passar
il mare nel reame di Cornovaglia. Ché quando solamente pensato l’avesse, ancor che effetto nessuno seguito mai non fosse,
come deveva ella dire ad un marito geloso cotal suo pensiero?
E quale è quella cosí pudica ed onesta donna a cui talora non
passino di vari pensieri e grilli per il capo; o che non desideri
ed appetisca molte fiate di quelle cose che ella a modo veruno
non direbbe al marito ed anco mai non le farebbe? Ché pur
troppo duro par loro doverle in confessione palesar al padre spirituale, di cui portano ferma credenza che a persona non le ridice. Le sante e caste monache, dentro a’ confini d’altissime mura
dei sacri chiostri chiuse e perpetuamente relegate senza speme
di quindi mai piú uscire, tanto non si sanno, con le astinenze,
vigilie, digiuni e continove ammonizioni loro da’ predicatori fatte
e frequenti confessioni sacramentali, guardare che talvolta da
disonesti e lascivi appetiti, da ambizione e altri pensieri impertinenti al grado loro non siano assalite e fieramente combattute;
e non gli facendo subito quella resistenza che si conviene, per
ogni breve e dilettosa dimora che in tali cogitazioni facciano si
sentono colpevoli, piú e meno secondo che piú e meno ci sono
dimorate. Ora vorrá questo ser uomo che una giovane fresca,
baldanzosa, avvezza ai piaceri e vivuta in libertá ecl ardentemente innamorata e che tutto il di parla d’amore, legge il
Furioso, il Decamerone e le comedie volgari, non abbia assai