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Montachino, questo mondo è una gabbia piena d’ infinite e varie specie di pazzeroni, e che molti di coloro i quali si pensano esser i piú saggi sono i piú pazzi, come a le opere loro senza altri testimoni chiaramente si vede. Si che, monsignor mio molto riverendo, non vi meravigliate se al nome di questo cosi notabile e solenne pazzo, e per aggiunta fieramente ingelosito, questa bella e nobilissima compagnia si saporitamente rise, non ci essendo nessun di loro, credo io, che meglio di me non conosca tutte le sue taccherelle e tutti i suoi fecciosi modi, degni de le festevoli muse del Pistoia o de le piacevoli del Bernia che ora vive. Ché io per me sarei, se stile avessi, sforzato a farvi suso una Iliade e mandarla a Roma ché fosse consacrata a messer Pasquino o al gran barone ser Marforio. Ma questo è far satire e non novellare.