Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/411

ogni cosa amasti e da la quale unicamente sei amato, ed ove quella morta e sepellita esser credevi, volontariamente sei venuto a sepellirti. Giá mai tu non hai pensato aver queste mie amarissime e veracissime lagrime. Giá non ti persuadevi andar a l’altro mondo e non mi vi ritrovare. Io son certissima che non mi vi ritrovando, che tu qui tornato sei a veder se io ti vengo dietro. Non sento io che lo spirito tuo qui d’ intorno vagando se ne va e giá si meraviglia anzi si duole che io tanto tardi? Signor mio, io ti veggio, io ti sento, io ti conosco e so che altro non attendi se non la venuta mia. Non temere, . signor mio, non dubitare che io voglia qui senza la compagnia tua rimanere, con ciò sia che senza te la vita assai piú dura e vie piú angosciosa mi sarebbe che ogni sorta di morire che l’uomo imaginar si possa, ché senza te io non viverei, e se pur paresse altrui che io vivessi, quel vivere mi sarebbe un continovo e tormentoso morire. Si che, signor mio caro, sta’ sicuro che io tantosto verrò a starmi sempre teco. E con qual compagnia posso io andar fuora di questa misera e travagliata vita, che piú cara e piú fidata mi sia, che venirti dietro e seguitar i tuoi vestigi? Certo, che io mi creda, nessuna. — Il frate e Pietro che a torno l’erano, vinti da infinita compassione piangevano e come meglio sapevano, s’ ingegnavano di darle alcun conforto; ma il tutto invano. Le diceva fra Lorenzo : — Figliuola mia, le cose fatte esser non può che fatte non siano. Se per lagrime Romeo suscitar si potesse, noi ci risolveremo tutti in lagrime per aiutarlo; ma non ci è rimedio. Confortati e attendi a vivere, e se non vuoi tornar a casa tua, a me dá il core metterti in un santissimo monastero, ove potrai servendo a Dio pregar per l’anima del tuo Romeo. — Ella a modo veruno non voleva ascoltarlo, ma nel suo fiero proponimento perseverando, si doleva che non potesse con la vita sua ricuperar quella del suo Romeo, e in tutto si dispose voler morire. Ristretti adunque in sé gli spirti, con il suo Romeo in grembo, senza dir nulla se ne mori. Or ecco mentre che i dui frati e Pietro s’affaticavano intorno a la morta giovane credendo che fosse svenuta, che i sergenti de la corte a caso quindi passando videro il lume ne l’arca e tutti vi corsero. Quivi