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giova? Egli mi conviene non andar né a chiesa né a luogo ov’ella si sia, ché forse non la veggendo, questo mio fuoco che dai suoi begli occhi l’esca e l’alimento prende, si scemerá a poco a poco. — Ma che ! Tutti i suoi pensieri riuscivano vani, perciò che pareva, quanto piú ella ritrosa si mostrava e che ei meno di speranza aveva, che tanto piú l’amor verso lei crescesse e che quel di che non la vedeva non potesse aver bene. E perseverando piú costante e fervente in questo amore, dubitarono alcuni amici suoi che egli non si consumasse, onde molte fiate amorevolmente l’ammonirono e pregarono che da tal impresa si distogliesse. Ma cosi poco le lor vere ammonizioni e salutiferi consegli curava come la donna di cosa che egli facesse teneva conto. Aveva tra gli altri Romeo un compagno al quale troppo altamente incresceva che quello senza speranza di conseguir guiderdone alcuno, dietro ad essa donna andasse perdendo il tempo de la sua giovinezza col fior degli anni suoi; onde tra molte altre volte una cosi gli parlò : — Romeo, a me che come fratello t’amo, troppo di noia dá il vederti a questo modo come neve al sole consumare; e poi che tu vedi con tutto ciò che fai e spendi, e senza oncr e profitto spendi, che tu non puoi trar costei che ad amarti si pieghi, e che cosa che tu adopri non ti giova, anzi piú ritrosa la ritrovi, a che piú indarno affaticarti? Pazzia estrema è voler una cosa non difficile ma impossibile, render facile a fare. Tu sei pur chiaro che ella né te né le cose tue cura. Forse ha ella alcuno amante a lei tanto grato e caro che per l’ imperadore non l’abbandonarebbe. Tu sei giovine, forse il piú bello che in questa nostra cittá si truovi ; tu sei, siami lecito sugli occhi dirti il vero, cortese, vertuoso, amabile e, che assai la gioventú adorna, di buone lettere ornato; poi unico al padre tuo figliuolo ti ritruovi, le cui grandi ricchezze a tutti sono notissime. E forse che egli verso te tien le mani strette o ti grida se tu spendi e doni come ti pare ? Egli t’ è un fattore che per te s’affatica e ti lascia far ciò che tu vuoi. Ornai destati e riconosci l’errore ove tutto il di vivi; leva dagli occhi tuoi il velo che gli acceca e non ti lascia veder il camino che dèi caulinare ; deliberati por l’animo tuo altrove e di te far padrona donna