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perdeno gli occhi. E voi padri e madri e voi altri uomini vecchi che vedete tante lascivie e dissoluzioni nei figliuoli, figliuole e prossimi vostri e non gli sgridate anzi ve ne ridete, guai a voi, perché tal e si fatta punizione vi si prepara che desiderarete mai non esser nati. Ed i giocatori e bestemmiatori di Dio e di santi come faranno? Come staranno i mormoratori e maldicenti che al prossimo levano la fama? Guai a tutti ! Oimè, popolani miei, quanto mi rincresce di voi e quanto vie maggior sarebbe il dolor mio, se io prima non ve l’avessi avvisato ! Egli è pur venuto il tempo che toccarete con mano eh’ io non diceva bugia quando vi riprendeva ed emendava dei vostri peccati, e coloro che de le mie parole si ridevano come se io da gabbo avessi favoleggiato, oimè, quanto amaramente piangeranno ! Silenzio, popol mio ; state cheti e udite ciò eh’ io vi dico e non lo pigliate a scherzo né in beffa. Avvertite anco che questa fia l’ultima volta che io piú ne parli, perciò che estrema pazzia sarebbe la mia parlare ove non m’abbia udienza, e voler

far bene a chi noi vuole anzi a sommo studio va ricercando il

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male. — Quivi don Faustino stette un poco senza dir nulla con gli occhi verso il cielo rivolti ; poi alzata alquanto piú del solito la voce, quasi lagrimando disse : — Signor Iddio, sempre sia lodata la tua potenza. Tu vuoi che io annonzi ai miei parrocchiani il loro apparecchiato flagello e quanto contra questo popolo tu sei adirato, ed io lo farò, per ubidirti, volentieri. Iddio, figliuoli miei, è di modo corrucciato contra voi per le molte sceleratezze vostre e peccati enormi, che egli senz’alcun indugio, come per misericordia sua mi ha rivelato essendo io in orazione, vuol mandar quello spaventoso e terribilissimo augel griffone, il quale con un becco tanto duro e forte che smaglierebbe diece corazze d’acciaio, a tutti quelli che immersi nei peccati sono e che si sono beffati de le mie ammonizioni beccherá si fieramente gli occhi che tutti senza speme di mai piú poter guarire resteranno cechi. Né crediate di provedergli a dire : — Io non uscirò di casa, io fermerò molto ben l’uscio e le finestre quando l’augello griffone anderá a torno volando per queste contrade, — con ciò sia cosa che Iddio ha ordinato