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lentieri. Or che peccato è egli il bere? Maggior peccato credo io che facesse mio marito, che nel botticino innacquava quel poco vino che ci era, a pericolo di guastarmi lo stomaco ed anco la botte, perché sempre sentiva un poco del legno. Né ti creder ch’egli ne volesse gustar gocciola. Egli se n’andava a d esi nare e a cena a casa di suo padrone, a mangiar di buon capponi e starne, ed io restava con un poco di carne di bue o di pecora e con il vino troppo innacquato. Mentre che queste e mille altre sciocchezze, che troppo lungo sarebbe a raccontare, la donna come imbriaca tra sé diceva, ecco che Matteo cominciò a sonar la lira e cantarvi dentro. Il che sentendo ella - Lodato sia Iddio - disse - che io sono in paradiso, ove sento che gli angeli suonano e cantano. Io diceva bene che io non aveva peccato. d’andar a l’inferno. E dicendo questo, diede una volta per la farina e di nuovo s’addormentò. Ora stato il bresciano col campar Alessio buona pezza dopo il desinare a ragionar seco e sentir la lira, partirono poi di casa e se n’andarono verso la piazza dei Signori. Né guari quivi si dimorò a ragionare, che il buon bresciano, trovate sue scusazioni, ne venne a casa e, andato ove era la moglie, aperse la fi nestra e, dato di piedi ne l’arca, di ·sse: - Dormi tu ancora? ola, ch e venga fuo co dal cielo che t’-arda. La donna si risvegliò e tutta sonnacchiosa disse: - O marito mio, sète voi venuto meco in paradiso? - Mai si, bestiaccia che tu sei - rispose egli, ed aperta l’arca, le fece vedere il paradi·so ove dimorava. E veggendola divenuta mugnaia, ancor che irato fosse, non puoté contenersi che non ridesse. Tuttavia molto agramente la ripigliò e le disse molte ingiurie, chiamandola parca ed imbriaca, e che ogni modo un di le romperebbe le braccia ed il capo. Ella tutta infarinata uscendo de l’arca, non si cambiò punto del suo vivere, ma attese a mangiar di sotto e di sopra e bere . altresi piu che mai, parendole impossibile il viver altrimenti. E cosi intendo che oggidi fa, perciò che il lupo cangia il pelo ma non muta natura. Il bestionaccio del bresciano se ne va in qua ed in la per l’ Italia e pensa che la moglie debbia vivere, non le lasciando il modo , se la misera non se lo guadagna con le cose sue.