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NOVELLA XLIV dei suoi amo ri, essendone gia per nascer il desiato frutto, dopo tante fatiche e tant€ afflizioni di mente e di corpo, le fosse stato disperso e guasto il fiore e levata ogni speranza che piú po· tesse cogliere il frutto gia mai. L’Appiano e la Giulia a la meglio che potevano la confortavano, dicendole che ess er non poteva che don Giovanni non venisse a trovarla a Turino; ma ella non era capace di ricever consolazione alcuna, tanto a dentro la malinconia era penetrata. Tuttavia per non dar sospetto di veruna cosa al marito e al re suo fratello , lieta fuori via si mostrava, celando quanto piu poteva le acerbissime sue passioni. Stettero alquanti di in Inghilterra, ove il re non lasciò cosa alcuna a fare che al cognato ed a la sorella potesse esser di piacere e d’onore. Non volle il duca, da la lunga navigazione fastidito, to-rnare per il viaggio che prima fatto aveva, ma deliberò di passare a Cales e per la Francia tornar al suo stato. Il re a la sorella, prima che si partisse, donò un ricchissimo diamante di valuta di piu di cento milia ducati. Partendosi adunque d’ Inghilterra il duca e la duchessa, navigarono a Cales, e rimandate le navi indietro, avendo gia fatta provigione di cavalcature, vennero a Parigi, ove dal re cristianissimo furono lietamente ricevuti ed onorati, massimamente che il duca savoino era capitan generale del re. Indi poi andarono in Savoia, ove dimorati alcuni di , passarono l’Alpi e pervennero a Turino. Era la duchessa fuor di modo dolente e tanto piu cresceva il suo dolore, quanto che manifestamente non lo poteva sfogare, non osando mostrarlo a persona se non a l’Appiano e a Giulia. Ma che credete voi che facesse don Giovanni, che non meno de la duchessa ardeva ? Egli non veggendo tornar al tempo debito la duchessa e numerando non solo i giorni ma l’ore, poi che indarno oltra il termine ebbe cinque e se i di" aspettato, si meravigliò molto forte e dubitò che alcuno strano accidente le fosse occo-rso ; onde mandò un suo fidatissimo in Galizia per intend er ciò che n’era. Andò il messo e giunto la intese dagli uomini del luogo come la peregrina che aveva visitato l’apostold era la duchessa di Savoia, e che il duca per mare era quivi pervenuto e menatala seco per m a re. Ritornò il messo M. BANDELLO, Novelle - IIT. 30