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ho saputo pigliare, cwe che non prestassero fede a le lusinghevoli parole di questi g iov ini che fingono l’ innamorato, -e tante ne ingannano quante aver ne ponno. Ed io ne posso render verissimo testimonio. Non accade - disse Camillo - a entrar in que sti ragionamenti. Oramai mi pare che debbia esser tempo che io, compiacendo al debito de l’onor mio e ai miei parenti, attenda ad altro che a queste favole. Tu conosci bene e sai che tu n on puoi maritarti meco e divenir mia moglie, e che una volta era necessario che a questo passo si venisse. Io gia non ti lascio perché io creda che in te sia col pa di mancamento nessuno. Quello che faccio, facciola per me ttermi a vivere d’un’altra sorte, differente da quella che finora vivuto sono , ché oggimai non sono piú un giovinetto di prima bar ba, e la vita che fin qui ho fatta cono sco troppo bene di quanto biasimo mi sia stata cagione e so le riprensioni che molte volte da amici e par.enti ne h o avute . Si ch e per l’avvenir e tu mi averai in luogo di fratello ed io te in luogo di sorella amerò. La figliu ola farò, com e fin qu i ho fatto, per mia nodrire, e vedrò di far ritrovar un’altra balia, perché non vo’ che questa ubriaca piú me la nodrisca. Tu dipo i potrai, quando ti parra, trovarti una persona che ti piaccia, ché n on ti mancheranno giovini belli, ricchi, cortesi e galanti, con i quali potrai darti il meglior tempo del mondo e st ar di continovo in piacere. Per questo tu non mi sarai men ca ra, perciò che se io voglio per l’avvenire viver a mio mod o e f a’f ciò che piú a grado mi .sia, ragionevole e giusto è che tu faccia ciò che a te piú piace. E con questo ti conchiudo l’ ultima e determinata mia deliberazione e ferma volonta. Questo· s en tendo Cinzia, do po l’aver del profondo de le radici del core gittato uno grandissimo sospiro, tutta si scosse e altamente disse: Poi che Camillo per sua, in quella guisa che per a dietro stata sono e che io vorrei ed infinitam ente de sidero, piú non mi vuole, io con quel mezzo che piu agevolmente posso e c:1e m’è concesso, non potendo altro fare , a lui e anco a me e a tutto il resto d el monJo mi tagli o, m’ involo e mi rubo, ché assai meglio m’ è moTire una volta ch e mill e l’ora perire. Ecco l’ultimo atto de la vita mia. Non ebb’ella a pena finit e queste ultime par ole