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e di gemme. E la chiave è questa che vi do. Essendo poi decaduta la duchea di Lancastro al fisco reale, quella vi dono e voglio che liberamente sia vostra e che ne possiate di sp onere, donare e vendere come v’aggradira. Rivolto poi al segretario, gli comandò che a la reina di queste donazioni facesse un amplissimo decreto ; indi ordinò che questo matrimonio senza sua licenza non si divolgasse. E fatti entrar ne la via segreta quelli che seco erano, egli con la reina rimaso, il matrimonio seco consumò, raccogliendo· parte del frutto del suo lungo e ferventissimo amore con piacer indicibile. Poi con lei sceso ne la via segreta ove il vescovo e gli altl’i erano, senza esser da persona visti, lietamente accompagnarono la nuova reina a la barca. Restò il re con i suoi, e le donne a casa se n’andarono, lodando e ringraziando la bella Teina Iddio che ai suoi travagli si lieto fine e tanto alta ricompensa aveva donato. La madre, che la figliuola per farla putta al re condusse, a casa reina ne la menò. Il re fra dieci giorni ordinato il tutto, il suo fid ato cameriero con sue lettere, de la contessa e de la reina al conte suo suocero mandò , invitandolo a le nozze con i figliuoli. Il conte cosi buone e no n sperate novelle sentendo, fece infinite carezze al cameTiero e gli donò molte belle cose e in compagnia di quello e dei figliuoli, gioioso ed oltra misura lieto, subito a Londra se ne venne. L’accoglienze tra il padre e la figliuola nuova reina e tra i fratelli e quella furono grandi:ssime e piu e piu volte iterate; né d’all egrarsi insieme saziar si potevano. Si rallegrava il padre veggendo l’openione che avuta aveva de la grandez~a de l’animo de la figliuola esser riuscita con onore ed essaltazion de la c3Jsa , e benediceva l’ora ch’ella nacque. E molte volte narrar si fece tutta l’ istoria tra il re e lei successa, onde la contessa non poteva fare che non s’arrossisse quando IS·entiva ricoTdar l’es so rtazioni fatte a la figli uola a ciò che al re compiacesse, e ch’era stata quella che maestra e conduttrice era fatta a menarla al re. Tuttavia ella adduceva per sé alcune Tagioni, allegando ch e molto mal volentieri ita v’era, ma che il dubio di non veder rovinar il maTito con i figliuoli e tutta la casa l’aveva astretta dei dui mali elegger il minore. E cosi piacevolmente tra loro