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p01 e fattami certa che egli devesse lunga ed a-rdentissimamente amarmi, non debbo io pensare che questa pratica debbia aver una volta fine, secondo che sotto il lunar globo non ci è cosa che non abbia a finirsi ? Si che aggiratela pure su qual lato volete, ché io non ci veggio nulla di buono. Ben ci comprendo che io restarei il rimanente de la mia vita col viso fregiato q’ altro che di perle e gemme, e mai piu non a-rdirei !asciarmi ved er in publico. A quello poi che diceste avergli impegnata la fede vostra, vi dico che quando voi la parola vostra gli ubligaste, molto male fu da voi in simil cosa la podesta dei padri sovra i figliuoli considerata, non essendo eglino ubligati in cose che siano contra Dio ad ubidir loro, oltra che cosi dis oneste promesse ed incestuose non sono valevoli , e de le cos e malamente promesse la pattuita fede si deve rompere. Io confesso che figliuola vi sono ed ubligata, ogni volta che mi comandarete, ad ubidiorvi, ma in casi leciti ed onesti. E vi r icordo anco, ben che meglio di me lo sapp iate, che voi ed io e tutti gli altri che furono, sono e saranno, abbiamo un padre e si g nore, per quello che sovente fiate a valenti predicatori ed aut orevoli sovra i pergami ne le chiese ho sentito affermare, a cui piu siamo tenuti ad ubidire che ai padri carnali. Oltra di questo vi ricordo che non Ieee a qualunque persona, sia chi si voglia, far leggi né editti che contradicano a le ordinazioni e leggi divine. Il perché ess endo v oi in questa cosa cosi vituperosa, che mi essortate a fare, in t utto apertissimamente ribello di Dio, pe rché volet e ch’ io vi ubidisca e piú tosto non v i sia ribella e • nemica mortale? Fate adunque altri pensieri, e se volete ch’ io pe r padre mio vi tenga ed onori come i buon padri onorar si deve no, non siate per l’avvenir a r dito mai piu di simil vilta ricercarmi né farmene un solo motto , perciò che io , · a la croce di Dio, in presenza di tutto ’l mondo ve ne farò quell’onore che meritate. M a non permetta Iddio che piu a questo si venga. O quanto era meglio che voi av es t e al re promesso e giurato piú tosto di vostra mano con un coltello svenarmi che !asciarmi trasco r rere in cosi abominevol fallo gia mai ! Questo stato vi fòra di piu onore ed assai piu agevole a fare, e senza dubio