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PARTE SECONDA grossi e, lasciati i soliti abbigliamenti, piú de la monaca teneva che di donna secolare. Ma gia la piaga era n el petto del re tanto a dentro profondata, che per allentare che la donna facesse, nulla di profitto al re si recava, perciò che, come veramente il nostro gentilissimo Petrarca dice, piaga per allentar d’arco non sana. Poi tanta era la nativa bellezza di Aelips che se bene si fosse vestita il piu ’fuvido panno e vile del mondo, ella sempre bellissima si vedeva. Veggendo adunque il re che tanto far non poteva che ella volesse de l’amor di lui prender P’ieta, pift volte dal suo fidato cameriera le fece parlare, promettendole tutto quello che ella sapesse a bocca chiedere, e facendole usar quelle amorevol~ parole che in simili ambasciate si costumano dire. Ma ella, che nel casto suo proponiment o era saldamente fermata, quelle medesim e ’fisposte diede al cameriera che al re, essendo a Salberi, date aveva. Puoté il cameriera tanto dire quanto volle ed usar quanta mai eloquenza ed arte di parlar avesse Demostene o Cicerone, che niuna buona risposta cavar ne puoté. E poi che il re questa durezza, che pur troppo ruvida gli sembrava, intes e, ancor che infinita doglia ne sentisse, non pertanto r estò egli che tre e quattro altre fiate n on tentasse l’animo de la donna; ma il tutto fu opera gettat a via, con ciò sia cosa che ella seco aveva deliberato prima morire che perder la sua onesta. Ora poi che vide il re che cosa ch’egli si facesse niente di profitto gli recava, anzi di giorno in giorno andava di mal in peggio, dubitò forte che il padre di lei foss e di cotanta durezza cagione, ché credere non poteva che in cor d’una donna giovane tanta e si fiera rigidezza albergar potesse gia mai, se da alcuna persona d’autorita non era nodrita e conser vata con assidui fomenti. Questa credenza era a l re d’ infinita malinconia e di supremo dispiacer cagione, perciò che una gran giustizia a chi ama è grave offesa; onde do po vari pensieri e discorsi che tra sé fece, deliberando riserbar la forza da sezzo, entrò in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di lei lib eramente parlare e con promesse,