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NOVELLA XXV I4I di quella moneta che egli meritava. E perché è la costuma del paese che tra gli uomini e le donne s’usa grandissima domestichezza, come anco vedete far in queste bande, era il geloso da ciascuno biasimato e fu anco da molti agramente ripreso. In casa poi ogni di con grandissimo romore erano a le mani ed altro che gridar non si sentiva, perché il marito non averebbe voluto che ella fosse andata fuori , ed ella a mal grado di lui andava ove piu le piaceva e ragionava e scherzava con tutti, seguitandola perciò sempre il marito. Tutta la famiglia teneva con la donna, perciò che il viver del padrone dispiace va a tutti, che non solamente con la moglie ma con il resto de la casa - era fuor di modo fastidioso. Ora la donna, deliberatasi di non stare in si noiosa vita senza qualche trastullo, mise gli occhi a dosso ad un giovi n e nobil e de la contrada, di quelli che in Francia « cadetti » si chiamano, perchè restando i primogeniti signori , gli altri che «cadetti» sono nomati hanno certa parte del pat rimonio , chi piu e chi meno secondo le varie consuetudini e ·le leggi de le provincie. Era il detto giovine molto costumato e vertuoso, ed oltra le buone lettere si dilettava mirabilmente de la musica , cantava bene la sua parte e sovra d’ogni strumento. Questi mirabilmente a la moglie del geloso piacque, la quale in breve con cenni , atti e parole gli fece conoscere che volentieri seco si sarebbe domesticata. Il giovine, che avveduto era e a cui la donna molto piaceva, punto non la recusò, ma cominciò ,Piu de l’usato con lei a conyersare e parlar di secreto, di sorte che scopertosi insieme i lor amori, altro non attendevano che aver alcuna comodita di poter ingannar messer lo geloso, il quale di rabbia e di stizza si consumava veggendo questa insolita domestkhezza dei dui innamorati. Egli piu volte ne garri la moglie, ma cosa che dicesse o facesse niente montava. Aveva il geloso un servidore di casa del quale piu che di niuno altro si confidava, e a lui lasciava tener la notte le chiavi de la porta de la casa. Parve a la donna se trovava modo di corromper costui, che di leggero le ver!I" ebbe fatto di ritrovarsi col súo amante. Il perché cautamente data la commissione a l’amante che tal ufficio facesse quand o