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NOVELLA XXIV III pareva proprio un di quei santi padri de l’eremo de la Tebaida. E quando si trovava di brigata o con uomini o con donne, di continovo aveva qualche cosa de le piaghe di san Francesco, dei miracoli di santo Antonio da Padova o di santo Buonaventura, o qualche bel fioretto di santa Chiara:. Aveva anco cose assai del Testamento vecchio, del nuovo e de la vita dei santi padri, e secondo i luoghi e auditori, ora una isto-ria ed ora q~alche detto morale esponeva. Sforzavasi praticar con gli uomini quanto meno poteva, per dubio che da loro non fosse a lungo andar conosciuto; con le donne, perché sono piu semplici e non tanto scaltrite, era piu assiduo, e secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti s’ingegnava cavarne qualche costrutto; .e di modo faceva sotto acqua i fatti suoi che restava con tutti in buona openione. Sapete che proverbialmente da tutti si dice: «.Chi è tristo e buono è tenuto, può far del male, ché non gli è creduto». Astretto dunque costui da l’amista del baron normando, spesse volte andava a trovarlo ed era sempre albergato nel castello, ove secondo il costume era una camera per lui ben in ordine. E praticando assai domesticamente in casa e veggendo di continovo la bella moglie del barone, fece del « compar pugliese » e di modo si lasciò avviluppar ed infiammar da l’amor di quella, che mai non poteva aver né requie né riposo se non tanto quanto la vedeva e ragionava con l.ei. Era la donna bellissima, con dui occhi in capo che di continovo scintillavano come due fulgentissime stelle, e quelli di sorte reggeva e cosi dolcemente girava che era quasi im,possibile d’affisar la vista nel lor vago splendore ed ivi non restar preso come pesce a l’amo. Era poi soavissima parlatrice, con .certo modo troppo gentile e affabile da intertenere chiunque si metteva seco di qu al si sia cosa a divisare, perché secondo il grado e professione di colui col quale ragionava, cosi ella saggiamente o proponeva qualche b.ella cosa o a la proposta gentilmente Tispondeva. Messer lo frate che era scaltrito ed aveva passato piu d’ una volta sotto l’arca di santo Longino, e di gia udita in confession la donna e conosciutala sovra ogni credenza onestissima, si trovava a modo d’un augelletto invischiato ne l’amorosa pania