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delle preponderanze straniere 113

disapprovato dalla corte di Roma, che restituí quello Stato. E continuò, pur risibile in parte, feroce e funesta in tutto, la ribellione de’ còrsi, aiutata dalle calamitá narrate di Genova. Fin dal 1736, approdò lá un Teodoro barone di Neuhof, tedesco, venturiero, cavalier d’industria, come si diceva allora, che, trovato modo d’aver denari e munizioni di guerra dal bey di Tunisi, venne a far il re di Corsica. I poveri còrsi erano in cosí mal punto, in cosí poco senno, che quasi tutti il gridarono re [15 aprile]. Ma, a novembre, il nuovo Teodoro I lasciò i sudditi per andar a cercar nuovi soccorsi, nuove venture. Girò Italia, Germania, Olanda, dove fu incarcerato per debiti, ed onde pur uscí, traendo da quella buona gente nuovi aiuti, nuovi apparecchi di guerra. Con questi tornò a Corsica [settembre 1738], fu riconfermato re, ma cadde d’allora in poi, e partí in breve. Giafferi e Paoli erano i veri capi. Venner francesi in aiuto a Genova, e fecesi un nuovo accordo nel 1740. Ma ruppesi per la solita causa delle tasse nel 1741, e di nuovo si guerreggiò. Nel 1743, Teodoro tentò riprendere il regno, ma non fu nemmeno lasciato approdare, e se ne fu per sempre. Nel 1744 vi fu nuovo accordo. Nel 1745, ardendo la guerra contro a Genova, si ridestò la sollevazione, aiutata da Sardegna ed Austria, combattuta da Francia e Spagna, fino alla pace d’Aquisgrana.

28. Pace e progressi di quarantaquattr’anni [1748-1789]. — Seguirono, tra questa pace e la rivoluzione francese, due altre guerre europee, anzi dell’intiero mondo. La prima, detta «de’ sette anni», s’incominciò dall’Austria insolitamente unita a Francia, per abbattere la nuova potenza di Prussia in Germania; ma s’estese in breve a guerra d’emulazione marittima nelle colonie, e nell’Indie principalmente, tra Francia ed Inghilterra; e finí colla conferma della potenza prussiana in Germania, della britannica nell’Indie, destinate amendue a molto maggiori accrescimenti. La seconda fu la guerra d’indipendenza delle colonie inglesi-americane contro a lor madre patria; e finí colla indipendenza compiuta. Narrata dal Botta in una storia, la cui traduzione rimane in grande stima appresso a quegli americani, è gran