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dei comuni 191

numerosa di vescovi e consoli contro a lui, e se n’abbozzasse una seconda lega che fu ad ogni modo essa pure rotta tra breve dalle inimicizie municipali. Succeduto papa Gelasio II, si disputò, si guerreggiò in Roma e fuori contra lui, e fu fatto un antipapa. Arrigo tornò a Roma, e Gelasio rifuggí a Francia e vi morí [1119]. Succedettegli Calisto I, che tornò a Roma [1120], e guerreggiò e prese e depose l’antipapa [1121], e che finalmente l’anno 1122 finí la gran contesa dell’investiture, ottenendo che non fosser piú fatte col pastorale e l’anello, simboli ecclesiastici; concedendo che si facessero collo scettro, simbolo della potenza temporale sui beni territoriali delle chiese. Cosí con tal temperamento terminò felicemente, e, come ne giudicano le etá progredite, moderatamente, virtuosamente la gran contesa. E cosí solamente possono terminare le piú delle contese tra la Chiesa e gli Stati, che sono due potenze indipendentissime l’una dall’altra; ed elle perciò non possono tornare in pace mai, se non colle concessioni reciproche; non essendo tra esse né giudice supremo né possibilitá di quella decisione per forza d’armi, che tronca tante contese tra l’altre potenze indipendenti, ma che non serve a nulla, è uguale a zero contra quella immateriale della Chiesa. — Morí quindi [1124] glorioso il papa, e gli successe, non senza contrasti in Roma, Onorio II. E morí [1125] Arrigo V, partecipe anch’egli di quella gloria di pacificatore, e, per ciò almeno, miglior del padre. E morto esso senza figliuoli, morí con lui la prima, la vera casa Ghibellina.

6. Lotario [1125-1137]. — I piú prossimi parenti d’Arrigo erano i figli di sua sorella, Federigo e Corrado, detti di Hohenstaufen dal castello lor nido originario, e di Svevia dal ducato che dicemmo dato a lor famiglia. Federigo pretese al regno germanico; ma prevalse nell’elezione Lotario di Suplinburga; e s’aprí la guerra. — Corrado scese in Italia [1128], e fu acclamato re da’ milanesi e dalle cittá loro aderenti, combattuto da Pavia e dalle cittá che la seguivano; ma non riconosciuto dal papa, ed abbandonato da’ milanesi stessi, tornò a Germania. — Morto papa Onorio [1130], fu eletto papa, e protetto da’ Frangipani e gli altri nobili