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184 libro sesto

inaspriscono e impiccoliscono e viziano: fu non solamente l’avversario, ma tutto l’opposto di Gregorio VII. Restaurator che avea voluto essere della potenza imperiale sui papi, lasciò questi liberi per sempre della antica conferma imperiale; difensore della feodalitá laicale, oppugnator della potenza ecclesiastica, lasciò quella poco men che distrutta in Italia, questa poco men che confermata dappertutto; e sotto l’ombra di lei costituito quel governo de’ consoli, che dicemmo giá solo mancare alla costituzione dei comuni italiani.

4. La prima costituzione comunale, i consoli [1100 circa]. — Qui è il luogo perciò di ricordare tutte insieme le vicende che accennammo via via delle libertá cittadine italiane: la penisola nostra, come la greca, fin dalle origini divisa in confederazioni di cittá liberissime; serbati poi sotto a’ romani i governi cittadini, variamente, secondo che le cittá eran latine, italiche, municipi, colonie o sozie; e la guerra sociale od italica fatta da parecchie di esse per avere pieni i diritti romani, e non averli avuti tutte se non sotto Augusto, quando giá non eran essi piú nulla; poi, sotto Caracalla, estesi a tutte le cittá dell’imperio que’ diritti o piuttosto quelle forme di governo cittadino; poi perdute queste piú o meno sotto ai graf e conti goti, e del tutto sotto ai duchi ed altri uffiziali longobardi, e poco meno sotto ai duchi greci contemporanei. Ma, fin dal principio del secolo ottavo vedemmo un gran papa, Gregorio II, porsi a capo di Roma e d’altre cittá suddite greche, e resistere con esse alla tirannia religiosa dello scismatico imperatore orientale; e di esse far confederazioni, e con esse guerreggiare e trattare contro a’ nemici comuni greci o lombardi: ondeché, se si cerchino i primi esempi di cittá libere moderne, essi si trovano di un quattro secoli piú antichi in Italia che non in niun’altra regione europea; si trovano libere a quel principio del secolo ottavo Roma, Venezia, le cittá della Pentapoli, ed or l’une or l’altre delle greche all’oriente e al mezzodí d’Italia. E di queste libertá del secolo ottavo vedemmo durar parecchie poi, ma variamente; quella di Venezia crescendo, e diventando in breve incontrastata, assoluta, vera indipendenza; quella di Roma dubbiosa, contrastante, contrastata