Pagina:Balbo, Cesare – Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni, Vol. I, 1913 – BEIC 1740806.djvu/154

148 libro quinto

solo re Berengario. — Ma per poco; sorge a nuovo competitore Ludovico re di Borgogna, risuscita la parte di Lamberto. Scendono gli ungheri (non piú gli unni-ávari antichi, ma i magiari fattisi lor signori e chiamati sempre da noi col nome di lor soggetti), vincono Berengario e saccheggiano Lombardia. Quindi cresce Ludovico, batte anch’egli Berengario e si fa incoronar re [900], e poi imperatore a Roma; e Berengario fugge a Germania [901]. Ma Ludovico torna a Francia, e Berengario a Italia, e la tien tutta di nuovo alcuni anni [902-904]. Poi torna Ludovico appoggiato principalmente da Adalberto, uno di que’ marchesi o duchi di Toscana che eran venuti grandeggiando al paro o giá sopra i maggiori del regno; e signoreggia in tutta Italia e a Verona stessa, la capitale di Berengario. Ma Berengario rientra in questa a tradimento, spaventa i borgognoni, fa prigione Ludovico e il rimanda con gli occhi cavati in Borgogna, ove serbò il titolo d’imperatore, ma onde non tornò piú [905]. — Allora per la terza volta Berengario tien tutta Italia, e se ne mostra meno indegno. Respinge o piuttosto termina con doni una seconda invasione di ungheri; e contra essi poi fa o lascia fortificare le cittá, le castella, i monasteri di Lombardia; fatto notevole, che alcuni dicono origine, noi diremo solamente aiuto alle libertá cittadine future. Ei regna del resto tranquillo, quasi glorioso; e, tranne una terza ma breve invasione di ungheri, l’Italia settentrionale respira sotto lui un diciassette anni. Non la meridionale, stracciata al solito tra principi beneventani, cittá greche poco men che libere, greci che venivano di tempo in tempo, e saracini che stanziavano e grandeggiavano. Una mano di costoro scesi e stabilitisi a Frassineto presso a Nizza, trafilò tra alpe ed alpe fino a Susa, e poi fin nel Vallese. E contro a’ meridionali fu da papa Giovanni X chiamato Berengario, che venuto a Roma ne fu incoronato imperatore [916]; a’ saracini non pare facesse altro che paura. — Ma il regno italico settentrionale fu alla fine riperduto da alcuni di quegli scellerati marchesi, a cui non giovava aver tranquillitá ne’ re. Chiamano Rodolfo re della Borgogna trasiurana, cognato di Bonifazio di Toscana principale