modo. Meno ozioso tuttavia che gli altri, Rotari conquistò
contro a’ greci Genova e le due riviere liguri, e Oderzo nella
Venezia, ed egli fu che fece scrivere il primo de’ codici longobardi.
Morí nel 652. — Succedettergli prima il figliuolo di lui Rodoaldo; ma
per pochi mesi, ignobilmente morto per aver rapito una donna. — E poi
Ariperto figlio d’un fratello di Teodelinda, dalla cui famiglia, dalla
cui memoria i longobardi non si sapevano staccare. Né di lui si sa
altro, se non che fu gran fondatore di chiese, e che morendo nel 661 o
662 lasciò, con esempio unico ne’ longobardi, diviso il regno tra due
figliuoli suoi. — Cosí regnò Bertarido in Milano, e Godeberto in Pavia.
Ma in breve sorser discordie, e venne Grimoaldo duca di Benevento, che
uccise il secondo e fugò il primo ad Ungheria, e regnò egli
[662]. — Respinse poi di Benevento Costante il solo imperador greco che
mai venisse in Italia, ma che non vi fu buono a nulla se non a
spogliarla; tanto i signori stranieri, civili o barbari, si
rassomigliano. Né Grimoaldo fu buono a proseguire la fortuna; diede sí
una gran rotta a’ franchi discesi fin presso ad Asti; poi volendo
domare un duca del Friuli ribellato, e scansare, dice Paolo, guerra
civile, chiamò rimedio peggior del danno, gli ávari, ed ebbe poi a
volgersi contr’essi per cacciarli. E tra queste ed altre minori
imprese, sprecata la vita operosa ma inutile al regno, morí nel
671. — Lasciò il regno a Garibaldo figliuol suo, avuto da una sorella
di Bertarido. Il quale venuto di Francia, dove esulava, cacciò il
nipote dopo tre mesi di regno, e regnò egli per la seconda volta,
diciassette anni; pio, mansueto, gran fondator di monasteri, del resto
ozioso [688]. — Successegli suo figliuolo Cuniberto, che giá avea
regnato dieci anni con lui; e gli fu occupato il palazzo e il regno da
Alachi duca di Trento, giá ribelle perdonato da lui. Ma tiranneggiando
costui, risorse Cuniberto; combatterono, ed ucciso Alachi, regnò
Cuniberto con nome di prode fin al 700. E di lui, e Teodote una bella
romana, si novella. — Successegli Liutberto, suo figliuolo fanciullo,
cacciato in breve da Ragimberto, duca di Torino e figliuolo di re
Godeberto. Morto in breve Ragimberto, Ariberto II suo figliuolo vinse