Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/240

e il — 234 — vecchio « Pulcino » è róso da una malattia di languore, che pur troppo lo condurrà al sepolcro. — I. B.). Dio m’ha salvato da un’ orribile morte : m’ha salvato per mezzo d’un suo angelo.... ho sbagliato ! Ber mezzo d’una sua umile, molto umile creatura. Lunedì scorso, le donne di servizio andarono a letto senza accorgersi che in un fornello di cucina era rimasto ancora acceso del fuoco, e che accanto al fornello c’ era uno spazzolino e un soffietto. Io avevo preso sonno da poco, quando una luce vivissima mi ferisce gli occhi. Mi sveglio in sussulto e vedo la cucina in fiamme. Per fortuna non avevano chiuso la stia col palet- tino, sì die d’un balzo potei saltar fuori. Ma un calore insopportabile mi soffoca. Mi metto a urlare chicchirichì con quanto fiato ho in gola, e mi slancio su una tavola pósta in un canto, verso la porta. Mi rispondono immediatamente i latrati di Medoro e gli urli dei padroni che gridano al fuoco. Sento / —