Erminia Fusinato è tra costoro,
Donna esimia d’ingegno e di bellezza,
Al cui senno il saper cresce decoro,
E pregio ad ambedue la gentilezza;
Ma il suo vanto migliore, il suo tesoro
È appunto quel che meno il mondo apprezza.
L’onestà dico, senza il cui bel fregio,
Saper, senno, beltà perde ogni pregio.
Irradiati dal costor sorriso
Mille prodi tentar vedi il sentiero,
Che tra gli sterpi della vita inciso
Segna le faticose erte del Vero:
Cerule forme dall’aereo viso,
Pallide fronti dallo sguardo austero,
Sofi e guerrieri, apostoli e poeti,
Tribuni audaci ed operosi asceti.
Oh gloriosi e ben d’invidia degni,
Se a questo inebbriante ètere danno
Candidamente i pertinaci ingegni,
E sol patria di questo e amor si fanno!
Su la cima de’ miei floridi regni
Sede non pur ma paradiso avranno,
Fruendo eterni entro a perpetuo lume
Quel Ben che vita in tra’ bei sogni assume.