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contemplazione 69



CONTEMPLAZIONE




Quand'io contemplo da quest'erma altura,
     Ove sospira tra' ginepri il vento,
     Sfavillar senza fin lo smarrimento
     Degli astri accesi nella notte oscura;

Vinto da uno stupor, da uno sgomento
     Di cieca, ignota, universal sciagura,
     Che sempre fu, che interminabil dura,
     Il cor nel petto avviluppar mi sento.

E penso le infinite anime erranti
     Nell'abisso de' cieli e senz'aita
     Cacciate, offese, piangenti, preganti:

E imploro la pietà d'una infinita
     Forza che il tronco maledetto schianti
     E la radice onde fiorì la vita.