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88 LA LEGGENDA PI EOOAliTO Cupa etade volgea. Milledugento Anni eran corsi ornai dal nascimento Di quei che venne a ristorar la sorte De 1 discacciati e con ingiusta morte Volle ricomperar le umane vite; E di Turingia, là, sotto l 1 immite Cielo più cara alfin, dopo una fiera Invernata, fioria la primavera. Cupa etade volgea, d’alte sciagure, D’opre atroci e d’obbrobrii e di paure Oltre ogni dir contaminata e piena: Schiavo il buono del reo; non premio o pena Che di giustizia o di ragion le sante Leggi servasse; non virtù, fra tante Iniquità che aperta offesa o insidia Non avesse a temer. La bieca invidia, La malvagia superbia e la peggiore Avidità, con l’odio e col furore, Aver pareano in lor dominio il mondo, Che, non redento, no, ma in più profondo Error sommerso, di contese tutto Riboccava e di scandali e di lutto; Né di pace, sollievo unico ai nostri Mali, il nome s’udia, se non nei chiostri,