Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/296


 [4]
Diſſi di lui che di vederla ſotte-
     La ſua condotta, tanto al cor gli preme
     Che n’arrabbia di duol, ne le fa motto
     E vanno muti e taciturni inſieme,
     Diſſi che poi ſu ql ſilentio rotto
     Ch’ai modo il Sol moſtro le ruote eſtreme,
     Davn caualliero auenturoſo errate
     Ch’in mezo del camin lor ſi ſé inante.

 [5]
La vecchia che conobbe il caualliero
     Ch’era nomato Hermonide d’Olanda
     Che per inſegna ha ne lo ſcudo nero
     Attrauerſata vna vermiglia banda,
     Poſto l’orgoglio e quel fembiáte altiero
     Humilmente a Zerbin ſi raccomanda,
     E gli ricorda quel ch’eſſo promiſe
     Alla guerriera ch’in ſua man la miſe.

 [6]
Perche di lei nimico e di ſua gente
     Era il guerrier che contra lor venia,
     Vcciſo ad eſſa hauea il padre innocente
     E vn fratello che ſolo al mondo hauia,
     E tutta volta far del rimanente
     Come de glialtri il traditor diſia,
     Fin ch’alla guardia tua donna mi ſenti
     (Dicea Zerbin) nò vo che tu pauenti.

 [7]
Come piú preſſo il cauallier ſi ſpecchia
     In quella faccia che ſi in odio gliera
     O di combatter meco t’ apparecchia
     Grido con voce minaccioſa e ſiera,
     O laſcia la difeſa de la vecchia,
     Che di mia man fecondo il merto pera,
     Se combatti per lei rimarrai morto
     Ch coſi auuiene a chi s’appiglia al torto.

 [8]
Zerbin corteſemente a lui riſponde
     Che glie deſir di baſſa e mala ſorte
     Et a caualleria non corriſponde
     Che cerchi dare ad vna donna morte,
     Se pur combatter vuol non ſi naſconde:
     Ma che prima conſideri, ch’importe
     Ch’un cauallier com’era egli gentile
     Voglia por man nel ſangue feminile.

 [9]
Queſte gli diſſe e piú parole in vano
     E ſu biſogno al ſin venire a fatti,
     Poi che pſo a baſtaza hebbon del piano
     Tornarli incontra a tutta briglia ratti,
     Non van ſi preſti i razi ſuor di mano
     Ch’ al tempo ſon de le allegrezze tratti
     Come andaron veloci i duo deſtrieri
     Ad incontrare inſieme i cauallieri.

 [10]
Hermonide d’Olanda ſegno baffo
     Che per paſſare il deſtro ſianco atteſe,
     Ma la ſua debol lancia andò in ſracaſſo
     E poco il cauallier di Scotia ofi’efe:
     Non ſu giá l’altro colpo vano e caffo
     Roppe lo ſcudo, e ſi la ſpalla preſe
     Che la ſoro da l’uno all’altro lato
     E riuerſar ſé Hermonide fu’l prato.

 [11]
Zerbin che ſi penſo d’ hauerlo vcciſo
     Di pietá vinto ſcefe in terra preſto:
     E leuo l’elmo da lo ſmorto viſo:
     E quel guerrier come dal ſonno deſto
     Senza parlar guardo Zerbino ſiſo:
     E poi gli diſſe non m’e giá moleſto
     Ch’ io ſia da te abbattuto ch’ai ſembianti
     Moſtri eſſer fior de cauallieri erranti.