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frammento primo. 135

Che da quel d’Arli al primo affronto è rotto.

48 Il terzo Berengario1 entra in l’antico
Imperio, e noma re d’Italia il figlio:
Con suoi Bavari in Austria fugge Enrico,
Che a mezza Italia avea dato di piglio.
Ardon Genova i Mori, e ’l lito aprico
Di cristian sangue per tutto vermiglio
Si vede; e altrove strage e uccisïone,
Tra ’l figliuol d’Ugo d’Arli e ’l primo Ottone.

49 Tante volte ritorna Otton, che spigne2
Il duca d’Arli, e Berengario caccia:
Nè la spada dal fianco si discigne,
Prima ch’a Roma imperador si faccia.
Quel ch’era re d’Italia, così strigne
Lo stato suo, che sol Ravenna abbraccia;
E mentre quindi i Viniziani infesta,
Fa che Comacchio arso e distrutto resta.

50 Il popolo roman spesso si vede
Levar contra i pontefici tumulto:
Altri di vita, altri cacciar di sede;
Far a questo uno, a quello un altro insulto.
La Chiesa ajuto ora alla Francia chiede,
Ora all’Italia, ora al Tedesco inculto;
E sempre Roma e le città vicine
Patir morti, arsïon, sacchi e rapine.

51 Spesso si vedon Greci, e spesso Mori,
E Greci alcuna volta e Mori uniti,
Far tra lor, come a gara, quai peggiori
Vengano d’essi alli satunii liti:
Poi Schiavoni, e nôvi Ungheri, e poi fuori
Altri Tedeschi con Ottone usciti,
Cacciano da Calabria e da’ confini
Di tutta Italia i Greci e i Saracini.

52 Otton secondo la seconda volta
Par che ritorni, e Benevento spiani;
Si vendichi de’ Greci, che con molta


  1. In qunesto errore cadde lo stesso Machiavelli (Stor. fior., lib. I), giacchè due soli furono i Berengari che portarono il titolo di re d’Italia. Molti sono oggi i libri che ajutar possono il lettore a correggere le frequenti inesattezze e gli abbagli che s’incontrano in questo breviario istorico; e in ispecie il notissimo Sommario della storia d’Italia di C. Balbo.
  2. Il Barotti: «pigne.»