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86 canto


28
     Partita volentier la pugna avria,
se con suo onor potuto avesse farlo.
Ma quei ch’egli avea seco in compagnia,
perché non vinca la parte di Carlo,
che giá lor par che superior ne sia,
saltan nel campo, e vogliono turbarlo.
Da l’altra parte i cavallier cristiani
si fanno inanzi, e son quivi alle mani.

29
     Di qua di lá gridar si sente all’arme,
come usati eran far quasi ogni giorno.
Monti chi è a piè, chi non è armato s’arme,
alla bandiera ognun faccia ritorno!
dicea con chiaro e bellicoso carme
piú d’una tromba che scorrea d’intorno:
e come quelle svegliano i cavalli,
svegliano i fanti i timpani e i taballi.

30
     La scaramuccia fiera e sanguinosa,
quanto si possa imaginar, si mesce.
La donna di Dordona valorosa,
a cui mirabilmente aggrava e incresce
che quel di ch’era tanto disïosa,
di por Marfisa a morte, non riesce;
di qua di lá si volge e si raggira,
se Ruggier può veder, per cui sospira.

31
     Lo riconosce all’aquila d’argento
c’ha nello scudo azzurro il giovinetto.
Ella con gli occhi e col pensiero intento
si ferma a contemplar le spalle e ’l petto,
le leggiadre fattezze, e ’l movimento
pieno di grazia; e poi con gran dispetto,
imaginando ch’altra ne gioisse,
da furore assalita cosí disse: