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320 canto


76
     Ruggier, che questo sente, et ha timore
di rimaner de la sua donna privo,
e che l’abbia o per forza o per amore
Leon, se resta lungamente vivo;
senza parlarne altrui si mette in core
di far che muoia, e sia d’Augusto, Divo;
e tor, se non l’inganna la sua speme,
al padre e a lui la vita e ’l regno insieme.

77
     L’arme che fur giá del troiano Ettorre,
e poi di Mandricardo, si riveste,
e fa la sella al buon Frontino porre,
e cimier muta, scudo e sopraveste.
A questa impresa non gli piacque tôrre
l’aquila bianca nel color celeste,
ma un candido liocorno, come giglio,
vuol ne lo scudo, e ’l campo abbia vermiglio.

78
     Sceglie de’ suoi scudieri il piú fedele,
e quel vuole e non altri in compagnia;
e gli fa commission, che non rivele
in alcun loco mai, che Ruggier sia.
Passa la Mosa e ’l Reno, e passa de le
contrade d’Ostericche, in Ungheria;
e lungo l’Istro per la destra riva
tanto cavalca, ch’a Belgrado arriva.

79
     Ove la Sava nel Danubio scende,
e verso il mar maggior con lui dá volta,
vede gran gente in padiglioni e tende
sotto l’insegne imperïal raccolta;
che Costantino ricovrare intende
quella cittá che i Bulgari gli han tolta.
Costantin v’è in persona, e ’l figliuol seco
con quanto può tutto l’imperio greco.