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210 canto


48
     Gli ritornano a mente le promesse
che tante volte alla sua donna fece;
quel che giurato avea quando si messe
contra Rinaldo, e nulla satisfece.
A Dio, ch’ivi punir non lo volesse,
pentito disse quattro volte e diece;
e fece voto di core e di fede
d’esser cristian, se ponea in terra il piede:

49
     e mai piú non pigliar spada né lancia
contra ai fedeli in aiuto de’ Mori;
ma che ritorneria subito in Francia,
e a Carlo renderia debiti onori;
né Bradamante piú terrebbe a ciancia,
e verria a fine onesto dei suo’ amori.
Miracol fu, che sentí al fin del voto
crescersi forza e agevolarsi il nuoto.

50
     Cresce la forza e l’animo indefesso:
Ruggier percuote l’onde e le respinge,
l’onde che seguon l’una all’altra presso,
di che una il leva, un’altra lo sospinge.
Cosí montando e discendendo spesso
con gran travaglio, al fin l’arena attinge;
e da la parte onde s’inchina il colle
piú verso il mar, esce bagnato e molle.

51
     Fur tutti gli altri che nel mar si diero,
vinti da l’onde, e al fin restâr ne l’acque.
Nel solitario scoglio uscí Ruggiero,
come all’alta Bontá divina piacque.
Poi che fu sopra il monte inculto e fiero
sicur dal mar, nuovo timor gli nacque
d’avere esilio in sí strette confine,
e di morirvi di disagio al fine.