Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/455


trentesimoprimo 449


108
     E piú degli altri il frate di Viviano
stava di questa pugna in dubbio e in tema,
et anco volentier vi porria mano
per farla rimaner d’effetto scema:
ma non vorria che quel da Montalbano
seco venisse a inimicizia estrema;
ch’anco avea di quell’altra seco sdegno,
che gli turbò, quando il levò sul legno.

109
     Ma stiano gli altri in dubbio, in tema, in doglia:
Rinaldo se ne va lieto e sicuro,
sperando ch’ora il biasmo se gli toglia,
ch’avere a torto gli parea pur duro;
sí che quei da Pontieri e d’Altafoglia
faccia cheti restar, come mai furo.
Va con baldanza e sicurtá di core
di riportarne il trionfale onore.

110
     Poi che l’un quinci e l’altro quindi giunto
fu quasi a un tempo in su la chiara fonte,
s’accarezzaro, e fêro a punto a punto
cosí serena et amichevol fronte,
come di sangue e d’amistá congiunto
fosse Gradasso a quel di Chiaramonte.
Ma come poi s’andassero a ferire,
vi voglio a un’altra volta differire.