Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/371


ventesimottavo 365


48
     Travestiti cercaro Italia, Francia,
le terre de’ Fiaminghi e de l’Inglesi;
e quante ne vedean di bella guancia,
trovavan tutte ai prieghi lor cortesi.
Davano, e dato loro era la mancia;
e spesso rimetteano i danar spesi.
Da lor pregate fôro molte, e fôro
anch’altretante che pregaron loro.

49
     In questa terra un mese, in quella dui
soggiornando, accertârsi a vera prova
che non men ne le lor, che ne l’altrui
femine, fede e castitá si trova.
Dopo alcun tempo increbbe ad ambedui
di sempre procacciar di cosa nuova;
che mal poteano entrar ne l’altrui porte,
senza mettersi a rischio de la morte.

50
     Gli è meglio una trovarne che di faccia
e di costumi ad ambi grata sia;
che lor communemente sodisfaccia,
e non n’abbin d’aver mai gelosia.
— E perché (dicea il re) vo’ che mi spiaccia
aver piú te ch’un altro in compagnia?
So ben ch’in tutto il gran femineo stuolo
una non è che stia contenta a un solo.

51
     Una, senza sforzar nostro potere,
ma quando il natural bisogno inviti,
in festa goderemoci e in piacere,
che mai contese non avren né liti.
Né credo che si debba ella dolere:
che s’anco ogn’altra avesse duo mariti,
piú ch’ad un solo, a duo saria fedele;
né forse s’udirian tante querele. —