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24 canto


92
     Arde nel core, e fuor nel viso avampa,
come sia tutta sua quella vergogna;
perché l’opere sue di quella stampa
vedere aspetta il populo et agogna:
sí che rifulga chiara piú che lampa
sua virtú, questa volta gli bisogna;
ch’un’oncia, un dito sol d’error che faccia,
per la mala impression parrá sei braccia.

93
     Giá la lancia avea tolta su la coscia
Grifon, ch’errare in arme era poco uso:
spinse il cavallo a tutta briglia, e poscia
ch’alquanto andato fu, la messe suso,
e portò nel ferire estrema angoscia
al baron di Sidonia, ch’andò giuso.
Ognun maravigliando in piè si leva;
che ’l contrario di ciò tutto attendeva.

94
     Tornò Grifon con la medesma antenna,
che ’ntiera e ferma ricovrata avea,
et in tre pezzi la roppe alla penna
de lo scudo al signor di Lodicea.
Quel per cader tre volte e quattro accenna,
che tutto steso alla groppa giacea:
pur rilevato al fin la spada strinse,
voltò il cavallo, e vêr Grifon si spinse.

95
     Grifon, che ’l vede in sella, e che non basta
sí fiero incontro perché a terra vada,
dice fra sé: — Quel che non poté l’asta,
in cinque colpi o ’n sei fará la spada. —
E su la tempia subito l’attasta
d’un dritto tal, che par che dal ciel cada;
e un altro gli accompagna e un altro appresso,
tanto che l’ha stordito e in terra messo.