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ventesimoquinto 275


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     Di Buovo era costui figliuol bastardo,
fratel di Malagigi e di Viviano:
chi legitimo dice di Gherardo,
è testimonio temerario e vano.
Fosse come si voglia, era gagliardo,
prudente, liberal, cortese, umano;
e facea quivi le fraterne mura
la notte e il dí guardar con buona cura.

73
     Raccolse il cavallier cortesemente,
come dovea, il cugin suo Ricciardetto,
ch’amò come fratello; e parimente
fu ben visto Ruggier per suo rispetto.
Ma non gli uscí giá incontra allegramente,
come era usato, anzi con tristo aspetto,
perch’uno aviso il giorno avuto avea,
che nel viso e nel cor mesto il facea.

74
     A Ricciardetto in cambio di saluto
disse: — Fratello, abbián nuova non buona.
Per certissimo messo oggi ho saputo
che Bertolagi iniquo di Baiona
con Lanfusa crudel s’è convenuto,
che prezïose spoglie esso a lei dona,
et essa a lui pon nostri frati in mano,
il tuo bon Malagigi e il tuo Viviano.

75
     Ella dal dí che Ferraú li prese,
gli ha ognor tenuti in loco oscuro e fello,
fin che ’l brutto contratto e discortese
n’ha fatto con costui di ch’io favello.
Gli de’ mandar domane al Maganzese
nei confin tra Baiona e un suo castello.
Verrá in persona egli a pagar la mancia
che compra il miglior sangue che sia in Francia.