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18 canto


68
     Questo ch’io v’ho narrato, in parte vidi,
in parte udi’ da chi trovossi al tutto;
dal re, vi dico, che calende et idi
vi stette, fin che volse in riso il lutto:
e se n’udite mai far altri gridi,
direte a chi gli fa, che mal n’è instrutto. —
Il gentiluomo in tal modo a Grifone
de la festa narrò l’alta cagione.

69
     Un gran pezzo di notte si dispensa
dai cavallieri in tal ragionamento;
e conchiudon ch’amore e pietá immensa
mostrò quel re con grande esperimento.
Andaron, poi che si levâr da mensa,
ove ebbon grato e buono alloggiamento.
Nel seguente matin sereno e chiaro,
al suon de l’allegrezze si destaro.

70
     Vanno scorrendo timpani e trombette,
e ragunando in piazza la cittade.
Or, poi che de cavalli e de carrette
e ribombar de gridi odon le strade,
Grifon le lucide arme si rimette,
che son di quelle che si trovan rade;
che l’avea impenetrabili e incantate
la Fata bianca di sua man temprate.

71
     Quel d’Antïochia, piú d’ogn’altro vile,
armossi seco, e compagnia gli tenne.
Preparate avea lor l’oste gentile
nerbose lance, e salde e grosse antenne,
e del suo parentado non umíle
compagnia tolta; e seco in piazza venne;
e scudieri a cavallo, e alcuni a piede,
a tal servigi attissimi, lor diede.