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terzo 49


28
     Vedi Folco, che par ch’al suo germano,
ciò che in Italia avea, tutto abbi dato,
e vada a possedere indi lontano
in mezzo agli Alamanni un gran ducato;
e dia alla casa di Sansogna mano,
che caduta sará tutta da un lato;
e per la linea de la madre, erede,
con la progenie sua la terrá in piede.

29
     Questo ch’or a nui viene è il secondo Azzo,
di cortesia piú che di guerre amico,
tra dui figli, Bertoldo et Albertazzo.
Vinto da l’un sará il secondo Enrico,
e del sangue tedesco orribil guazzo
Parma vedrá per tutto il campo aprico;
de l’altro la contessa glorïosa,
saggia e casta Matilde, sará sposa.

30
     Virtú il fará di tal connubio degno;
ch’a quella etá non poca laude estimo
quasi di mezza Italia in dote il regno,
e la nipote aver d’Enrico primo.
Ecco di quel Bertoldo il caro pegno,
Rinaldo tuo, ch’avrá l’onor opimo
d’aver la Chiesa de le man riscossa
de l’empio Federico Barbarossa.

31
     Ecco un altro Azzo, et è quel che Verona
avrá in poter col suo bel tenitorio;
e sará detto marchese d’Ancona
dal quarto Otone e dal secondo Onorio.
Lungo sará s’io mostro ogni persona
del sangue tuo, ch’avrá del consistorio
il confalone, e s’io narro ogni impresa
vinta da lor per la romana Chiesa.