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46 canto


16
     A pena ha Bradamante da la soglia
levato il piè ne la secreta cella,
che ’l vivo spirto da la morta spoglia
con chiarissima voce le favella:
— Favorisca Fortuna ogni tua voglia,
o casta e nobilissima donzella,
del cui ventre uscirá il seme fecondo
che onorar deve Italia e tutto il mondo.

17
     L’antiquo sangue che venne da Troia,
per li duo miglior rivi in te commisto,
produrrá l’ornamento, il fior, la gioia
d’ogni lignaggio ch’abbi il sol mai visto
tra l’Indo e ’l Tago e ’l Nilo e la Danoia,
tra quanto è ’n mezzo Antartico e Calisto.
Ne la progenie tua con sommi onori
saran marchesi, duci e imperatori.

19
     I capitani e i cavallier robusti
quindi usciran, che col ferro e col senno
ricuperar tutti gli onor vetusti
de l’arme invitte alla sua Italia denno.
Quindi terran lo scettro i signor giusti,
che, come il savio Augusto e Numa fenno,
sotto il benigno e buon governo loro
ritorneran la prima etá de l’oro.

19
     Acciò dunque il voler del ciel si metta
in effetto per te, che di Ruggiero
t’ha per moglier fin da principio eletta,
segue animosamente il tuo sentiero;
che cosa non sará che s’intrometta
da poterti turbar questo pensiero,
sí che non mandi al primo assalto in terra
quel rio ladron ch’ogni tuo ben ti serra. —