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secondo 39


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     E tanto gli occupò la fantasia
il nativo odio, il dubbio e la paura,
ch’inavedutamente uscí di via:
e ritrovossi in una selva oscura,
che nel mezzo avea un monte che finia
la nuda cima in una pietra dura;
e la figlia del duca di Dordona
gli è sempre dietro, e mai non l’abandona.

69
     Come si vide il Maganzese al bosco,
pensò tôrsi la donna da le spalle.
Disse: — Prima che ’l ciel torni piú fosco,
verso uno albergo è meglio farsi il calle.
Oltra quel monte, s’io lo riconosco,
siede un ricco castel giú ne la valle.
Tu qui m’aspetta; che dal nudo scoglio
certificar con gli occhi me ne voglio. —

70
     Cosí dicendo, alla cima superna
del solitario monte il destrier caccia,
mirando pur s’alcuna via discerna,
come lei possa tor da la sua traccia.
Ecco nel sasso truova una caverna,
che si profonda piú di trenta braccia.
Tagliato a picchi et a scarpelli il sasso
scende giú al dritto, et ha una porta al basso.

71
     Nel fondo avea una porta ampla e capace,
ch’in maggior stanza largo adito dava;
e fuor n’uscia splendor, come di face
ch’ardesse in mezzo alla montana cava.
Mentre quivi il fellon suspeso tace,
la donna, che da lungi il seguitava
(perché perderne l’orme si temea),
alla spelonca gli sopragiungea.