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250 canto


24
     Orlando volentieri o Sacripante
voluto avrebbe in compagnia: non ch’ella
piú caro avesse l’un che l’altro amante;
anzi di par fu a’ lor disii ribella:
ma dovendo, per girsene in Levante,
passar tante cittá, tante castella,
di compagnia bisogno avea e di guida,
né potea aver con altri la piú fida.

25
     Or l’uno or l’altro andò molto cercando,
prima ch’indizio ne trovasse o spia,
quando in cittade, e quando in ville, e quando
in alti boschi, e quando in altra via.
Fortuna al fin lá dove il conte Orlando,
Ferraú e Sacripante era, la invia,
con Ruggier, con Gradasso et altri molti
che v’avea Atlante in strano intrico avolti.

26
     Quivi entra, che veder non la può il mago,
e cerca il tutto, ascosa dal suo annello;
e truova Orlando e Sacripante vago
di lei cercare invan per quello ostello.
Vede come, fingendo la sua imago,
Atlante usa gran fraude a questo e a quello.
Chi tor debba di lor, molto rivolve
nel suo pensier, né ben se ne risolve.

27
     Non sa stimar chi sia per lei migliore,
il conte Orlando o il re dei fier Circassi.
Orlando la potrá con piú valore
meglio salvar nei perigliosi passi:
ma se sua guida il fa, sel fa signore;
ch’ella non vede come poi l’abbassi,
qualunque volta, di lui sazia, farlo
voglia minore, o in Francia rimandarlo.