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[1858] — Satire e Rime di Lodovico Ariosto novamente ordinate e corredate di note con in fine l’Erbolato, le Lettere, le Poesie attribuite all’autore e i carmi latini, Trieste, Sezione letterario-artistica del Lloyd austriaco, 1858; tomo 2°.

Segue, con qualche leggera modificazione, il Polidori.

[1911] — Lodovico Ariosto, Elegíe, Sonetti e Canzoni, a cura di Ardengo Soffici, Lanciano, Carabba (1911); in 8°, nella collez. «Scrittori nostri», n. 11.

Con un bel ritratto d’ignoti (Galleria degli Uffizi). Il Soffici, seguendo un’oscura edizione del 1842 (Ciardetti), dá un testo poco corretto e una raccolta incompleta, perché non tiene conto delle poesie fatte conoscere dopo la stampa del Polidori.

[1913] — Lodovico Ariosto, Satire - Elegie - Capitoli - Egloga, con prefazione di A. Castaldo, Roma, Garroni, 1913 (n. 5 della Piccola biblioteca utile).

Parziale riproduzione della lirica dell’A., con intento divulgativo.

Liriche latine

[1553] — Io. Baptistae Pignae Carminum Lib. Quatuor, Ad Alphonsum Ferrariae Principem. His adiunximus Caelii Caleagnini Carm. Lib. III. Ludovici Areosti Carm. Lib. II. Cum privilegio Venetiis Ex officina Erasmania Vincentii Valgrisii m.d.liii, in 16°, p. 312.

Dopo i carmi e le Satyrae del Pigna, i carmi del Caleagnini, a p. 270 Ludovici Areosti Carminum Liber Primus, cioè 9 componimenti, che veramente sono dieci (pp. 270-91), ossia (i, v), xii, liii, xv, xiii, xvi, xxiii, liv, xxv: poi Ludovici Areosti Carminum Liber Secundus (pp. 292-312), 44 componimenti, cioè lxiv, xxix, xxxi, xxxii, lxvi, lxvii, xlii, xxvi, xxvii, xxx, xliii, xxxvii, xxxviii, xxxix, xl, xxxiii, xxxiv, xxxv, xxxvi, (xlii), lxiii, xli, ix, lv, lix, xlv, xlvi, lx, lxv, vii, lxii, xvii, ii, iii, xviii, xix, x, xxi, xi, xx, lxix, xliv, lxi, xiv, lviii. In tutto 54 poesie, «il meglio de’ versi latini» dell’Ariosto, se dobbiamo credere allo stesso raccoglitore, al Pigna, che, come dichiara nella dedicatoria del volumetto, ebbe i materiali da Virginio Ariosto.