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3 queste parole, il priore col suo compagno, cominciando a ridere fortemente, dixerono; — Voi averi una gran rasone, fra Gimignano. — E in questo megio, despogliari gli panni frateschi e vestitose li suoi, se parti de la religione e venne a casa nostra: de che tutti maravigliandosi (posto che indicassemo non li starebbe), lo adimandamo subito de la casone. La quale narratoce nel modo c’hanno inteso al presente le Vostre Magnifícenzie, credessemo tutti nui de casa morire de le risa. Non era ancora posto fine al piacevole riso per l’audito caso de frate Gimignano, illustrissimo signor mio, quando Alexio de li Ursi, nostro nobile ed egregio citadino, intimo cognato del conte, altamente ridendo dixe: — Non me posso piú contenere non dica un altro piacevole caso simile al narrato. Quantunque (orse fia presumpzione la mia ad interrompere el parlare delle vaghe e magnifiche donne; pure, essendo da la piacevole voluntate constretto, seròe de avere per excusato. Pregove adunque porgiate le vostre orechie, ché breve fia il mio dire, accioché le valorose donne sequano da poi el suo grazioso novellare. — m I S. DKGLI Ariknti, Lé Porretan*. 6