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niente a la materia, doppo la cena nc remenarono la sposa tutta sconsolata, maledicendo lei e la sua disgrazia, e dicendo che almeno fusse stato ancora octo giorni a retornare l’altra donna, acciò lei compita sposa se potesse dire. Or, vivendo Rosello pacificamente cum questa sua donna, circa tre anni doppo la sua tornata se moritte; e la donna rimase vedoa; ove, per suo sustentamento e di figliuoli assiduamente lavorando, e de legere a fanciulle insignando, advenne che solo uno figliuolo li restò. Il quale, desiderando d’essere ne lo onorato collegio de’ notar! posto, se pose sotto la disciplina de misser Nicolò Scarduino, causidico intelligente, il quale, come piacque a Dio, considerando le cose terrene essere caduche e transitorie, se fece religioso, e la moglie, li figliuoli e figliuole cum una sua fantesca, e seco il discipulo, figliuolo de questa donna Maria vedoa. La quale, vedendose privata de l’unico suo figliuolo, che dovea de la sua vechieza essere firmissimo substentaculo, se fece monaca nel divo monasterio de sancta Clara del corpo de Cristo, dove oggidí ancora vive, narrando a chi vòle sapere tutti quisti suoi veri accidenti. Pòrto debite laude, illustrissimo mio signore, a la narrata novella, e a la virtú del prudente soldato (quantunque lunga), uno probatissimo e piacevole uomo aretino, il cui nome fu maestro Cristoforo di Francuzzi, de le arte liberale doctore egregio, degno di commendazione assai e piacevole molto, disse; — E1 dice il vero questo egregio fisico, che questo luoco vuole riso e non lacrime. E però io ve voglio, in augumento de le laude de la virtú del soldato e a confusione de uno inonesto religioso, uno piacevole caso contare, quasi simile a questo abiamo audito, che ne la mente me occorre, il quale non fia cusi prolixo come son stati li accidenti di Rosello e di Maria, che piú benivolenzia averebbe presso la sposa consequita, se la sua tornata qualchi giorni avesse diferita, adeiò al sposalizio avesse dato compimento. — La brigata queste parole audendo e cum ridente boca existendo silenti, maestro Cristoforo incominciò a dire.